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domenica 21 marzo 2010

... the show must begin, firstly.

Respirone. Oooh, finalmente anche io posso dire "sto scrivendo un blog".
L'altro, di rimando chiederebbe, "sì, bravo, ma su che cosa? Quali argomenti tratterai?".
E la risposta è "Vieni a vederlo man mano, perché non ne ho la minima idea". :)
Secondo me scrivere un libro o una lettera senza aver la minima idea di quale sarà l'inizio, di ciò che chiuderà il tuo discorso e di tutto ciò che ci sta in mezzo, beh, è il miglior modo per creare qualcosa di veramente interessante. Soprattutto di veramente intimo. Vi dico anche il perché: improvvisazione, collegamenti mentali e subconscio. Niente è calcolato.
Un flusso apparentemente disconnesso, ma unico. Come del resto tutto ciò di cui è fatto questo mondo.
Anche quando si parla funziona così.
Ed anche nell'amore. Le più grandi storie d'amore che conosco sono nate da eventi casuali, da errori, da rischi presi istintivamente, dall'agire di una forza interiore a cui ci piace aprire le porte verso l'esterno.
Le più grandi invenzioni. Spesso l'"inventore" non aveva la minima idea delle conseguenze positive dell'errore che stava compiendo. Una mela che cade da un albero ha permesso di scoprire la forza più forte tra tutte le forze conosciute. Potrei continuare per ore.
Beh, io non ho certamente la presunzione di cambiare il mondo. Neanche lo vorrei, a dirla tutta.
Mi piacerebbe però aiutare anche una sola persona a vivere serenamente un suo momento, i suoi 15 secondi di serenità. Almeno. :)
Con l'aiuto di un libro, di una canzone, di qualche parola. Di qualche immagine. Tutto è potenzialmente un mezzo, tutto può aiutare a scatenare una forza che è già, e solo, dentro ognuno di noi.
E ci fa vivere meglio.
Ho cominciato ora e sono già contento. Ho già aiutato una persona a stare meglio.
E quando ho cominciato a scrivere queste prime righe ... non sapevo cosa avrei scritto.

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