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mercoledì 31 marzo 2010

Musica - "Sunny side up" di Paolo Nutini

Visto che la maggioranza vince (sto parlando del mio sondaggio, non fraintendete), oggi vi parlo di musica. Del nuovo album di Paolo Nutini, Sunny side up.
Io lo considero un capolavoro.
Faccio però un passo indietro. Paolo Giovanni Nutini è un cantautore nato in Scozia, a Paisley il 9 Gennaio del 1987. Inutile dirvi che è al 50% italiano, può invece risultare più interessante che il padre è toscano, di Barga (provincia di Lucca).
Curioso anche sapere come è cominciata la sua carriera. Nel 2003 il suo concittadino David Sneddon vince la prima serie di Fame Academy della BBC (la versione britannica di Amici di Maria de Filippi). A Paisley viene organizzato uno spettacolo per festeggiare il suo rientro in città dagli studi della BBC, ma Sneddon, in viaggio da Londra, si presenta in forte ritardo. Per placare il pubblico spazientito dal ritardo, un dj di una radio locale organizza un quiz sul palco, che vede come premio la possibilità di esibirsi. Nutini vince e si esibisce, facendosi notare da Ken Nelson, produttore (anche dei Coldplay) che gli offre una collaborazione dando il via alla sua carriera. A 17 anni si trasferisce a Londra dove inizia a esibirsi nei locali della città.
La svolta poi arriva con Internet, dove un paio di suoi brani presenti nella rete risultano tra i più scaricati grazie al passaparola aumentandone la popolarità. Nutini si ritrova ad aprire concerti per artisti tra cui Amy Winehouse e KT Tunstall.
Così, il 17 Luglio 2006 esce il suo primo album, "These streets" (Atlantic Records). Più di 1 milione ed 800 mila copie vendute nel mondo e disco d'oro anche in Italia: un grande successo, insomma. Per quanto mi riguarda, ho decisamente apprezzato "New shoes", l'ultimo singolo estratto, che lo ha reso popolare anche negli States.
Fatta questa doverosa premessa, arrivo al nuovo album, uscito, con mio grande piacere, il 29 Maggio del 2009, sempre con etichetta Atlantic Records. Subito richiesto come regalo per il mio compleanno :)
Il singolo Candy lo ha preceduto di 11 giorni. Proprio questa canzone ed il relativo video, che potete veder sotto, mi hanno colpito particolarmente e convinto a comprare (o farmi comprare) l'album alla cieca.
Il video, girato a L'Avana, tratta in realtà di un matrimonio messicano, con Paolo che intrattiene gli sposini ed i loro ospiti. Atmosfera calda, splendidi sorrisi, colori e l'aspetto un pò trasandato, sicuro di sé e leggero di Nutini (compreso il cappello, uno delle sue passioni), mi han fatto pensare ad una crescita artistica del ragazzo. O meglio, ad un avvicinamento ulteriore ai miei gusti musicali.
Per non trascurare l'album, però, devo focalizzarmi anche sulle altre canzoni.
L'album è stata una vera e propria sorpresa, in positivo. Ed ha confermato che il ragazzo è cresciuto, artisticamente anche più di quanto uno si possa aspettare per un ragazzo che nel 2009 aveva comunque solo 22 anni.
Come dicevo, un capolavoro. "10/10": ritmo in levare, coinvolgente, anche un pò reggae, non muoversi è praticamente impossibile; musica e voce che sembrano quasi provenire dalla Giamaica.
"Coming Up Easy": soul ed un coniglione che nel video è un ottimo compagno di sbronze. "Growing up beside you": una canzone più intima, un mix di country, folk e soul. Di "Candy" ho già parlato, quindi passo alla traccia #5, "Tricks of the trade": ricorda un pò il rock del sud degli States, ma quello vecchio stampo; da ascoltare al buio. "Pencil full of lead": la conoscerete un pò tutti, è la canzone dello spot con Fiorello, che però non le rende giustizia; ragtime (un pò Fox Trot, un pò Two Step), coinvolgente, ti fa sorridere e ballare.
"No other way": torna il soul, con una voce intensa e matura. "High hopes": armonica, flauto e tante altre contaminazioni, sembra ci sia una tribù a suonare intorno a Paolo. "Chamber music": musica che richiama le Higlands scozzesi e voce, con un introduzione di chitarra. "Simple things": sembra di ascoltare un altro grandissimo artista da me molto apprezzato (ed evidentemente anche da lui, viste le varie contaminazioni del genere), Johnny Cash, ma poi sorprende ancora e passa ad un folk spinto. "Worried man": ancora la chiara influenza di Johnny Cash, con anche qualche citazione nel testo; atmosfera un pò più cupa, ma vale. "Keep rolling": qui invece ricorda canzoni di altri tempi, mi ricorda quasi l'Elvis meno scatenato.
Io vi consiglio fortemente di ascoltare questo cd e venire così catapultati in un universo a sé, da cui difficilmente vorrete poi andarvene. State certi, però, che vi lascerà leggerezza e serenità.

1 commento:

  1. Ah ma sei un novello blogger aretino!! Ottimo, ottimo. Se spulci un pò il mio blogroll trovi anche altri aretini bloggers, tipo Chez Bu, Il cumbrugliume, Malachite Green, Così è (se vi pare)...
    Continuerò a leggerti :-D
    Ciao

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